giovedì 8 maggio 2008

AIUTIAMO PINO MASCIARI, LA MAFIA LO VUOLE MORTO


AIUTIAMO QUEST'UOMO A NN RIMANERE SOLO CONTRO LA MAFIA.

Dobbiamo squarciare il muro di silenzio, indifferenza e isolamento, che avvolge quanti combattono contro le mafie a rischio della propria vita, in uno Stato che nelle sue alte sfere non ha mai voluto sconfiggerle...
Nella nostra Italia abbiamo agenti dei reparti investigativi e magistrati, che rischiano la vita, estremamente determinati e preparati, a cui però è stato reso praticamente impossibile lavorare con le diverse leggi approvate negli anni trascorsi e con i tagli delle spese. Abbiamo anche una "società responsabile" diffusa che, come dice don Luigi Ciotti, si sporca le mani nella lotta, concreta, quotidiana, senza equilibrismi, alle organizzazioni mafiose ed alla "zona grigia" che la protegge e la nutre. Ma questo, tutto questo, non basta, perché c'è chi - quella "zona grigia" fatta di connivenze, contiguità e quindi complicità - sta con gli uomini di Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorre.


Pino Masciari, testimone di giustizia. Imprenditore calabrese, che ha denunciato le cosche della ‘ndrangheta e quel sistema politico-mafioso-massonico-istituzionale che piega quella sua terra, che piegava la sua libertà di cittadino e imprenditore. Ora è tornato in Calabria per protesta, mentre sua moglie ed i bambini sono invece ancora nella sede "protetta". Sono bersagli mobili. Pino ha chiesto una soluzione, ha chiesto una scorta adeguata per lui e la sua famiglia, ha chiesto di poter riprendere a "vivere" di poter tornare, con sua moglie, a lavorare. Lo Stato tace, è assente, propone solo una "proroga del sistema di protezione", ossia nessuna protezione ed una museruola, un guinzaglio, che impedisce ogni libertà di movimento come di parola. Sono e dovrebbero continuare ad essere dei "carcerati" sotto tiro, per aver denunciato i delitti di cui sono stati vittime! Assurdo, ma vero.



Per questo vi chiediamo di fare la vostra parte. Ad esempio mandando fax ed e-mail al Ministero degli Interni ed al Quirinale, perché si muovano, e si muovano nella direzione giusta. Sono vivi, sono cittadini che hanno avuto coraggio, che hanno vinto la paura per il bene di tutti noi. Non aspettiamo che siano dei nuovi "eroi morti" per muoverci. Per favore, muoviamoci adesso.


Per scrivere al Ministero degli Interni - Ufficio di Gabinetto del Ministro:
fax 06485957 - e-mail sandra.guidi@interno.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

Per scrivere al Presidente della Repubblica:
https://servizi.quirinale.it/webmail




Testo da inviare al Ministro ed al Quirinale:
"Signor Presidente della Repubblica e signor Ministro,
Pino Masciari e la sua famiglia hanno diritto, il sacrosanto diritto, di avere una vera tutela ed una scorta, lo Stato non può voltarsi dall'altra parte! Chi aiuta lo Stato a sconfiggere le mafie non può essere abbandonato, non deve essere un "recluso", deve poter vivere, deve poter far assaporare il fresco profumo della libertà ai suoi figli!"



PS
Stanno per uscire dal carcere per scadenza dei termini di custodia cautelare gli esponenti della mafia albanese che controllava la tratta e lo sfruttamento della prostituzione nel Tigullio - Genova. Uomini spietati. La squadra investigativa che era riuscita a portarli alla sbarra e garantire l'incolumità dei testimoni, è stata - dall'ex capo della Squadra Mobile di Genova, da poco trasferito in altra sede - smembrata. Anche qui: ci muoviamo o aspettiamo la vendetta?




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